Per essere funzionale un sito deve avere delle componenti essenziali per comunicare istantaneamente e in maniera più chiara possibile, mission e obiettivi. Ci sono tantissimi strumenti che permettono di implementare l’attività commerciale. La homepage è il punto di partenza per la navigazione sul sito. Il menù deve quindi essere ben visibile, chiaro ed intuitivo, con i link collegati a tutte le sezioni “chiave”.
La prima cosa che deve comparire sono le informazioni sui Contatti, per permettere agli utenti e potenziali acquirenti di conoscere lo scopo dell’attività. Molti siti hanno le informazioni di contatto nel cosiddetto footer, cioè nella parte inferiore della homepage. Il footer contiene vari elementi come la privacy policy (un documento che informa gli utenti di un sito web circa il trattamento dei loro dati personali; per maggiori informazioni sulla normativa relativa ai cookie, si consulti il sito per la protezione dei dati personali), il copyright (che attesta che i contenuti presenti sul sito dei quali è autore il proprietario non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti perché appartenenti all’autore stesso), il modulo di contatto (spesso ripetuto nel footer in modo da permettere all’utente di compilare il form senza dover per forza andare nella pagina contatti), gli articoli del blog, i bottoni social (con gli appositi collegamenti per interagire coi clienti su Facebook, su Twitter ecc.), la mappa, e soprattutto l’indicazione del numero di partita Iva, reso obbligatorio dalla legge con riferimento all’articolo 35 del D.P.R. 633/72.
Se si tratta di una ditta individuale si dovranno indicare:
- il registro delle imprese presso il quale l’ azienda è iscritta
- il numero di partita Iva e il codice fiscale.
Se invece si tratta di società invece, l’articolo 2250 del codice civile prescrive che le società soggette all’obbligo dell’iscrizione nel registro delle imprese devono sempre indicare la sede della società e l’ufficio del registro delle imprese presso il quale questa è iscritta insieme al numero di iscrizione. Si dovranno dunque inserire nella homepage:
- ragione sociale della società
- numero di partita IVA e codice fiscale
- sede legale della società
- numero di iscrizione del Registro delle imprese presso il quale la società è iscritta
- stato di attività della società (se in liquidazione ad esempio)
- capitale sociale versato
- sussistenza di unico socio
- posta elettronica certificata (PEC)
Inoltre, in caso di sito e-commerce bisogna anche rendere pubblici gli estremi del venditore (domicilio e sede legale), e del prestatore.
La mancata indicazione del numero di partita Iva nella home page del sito internet comporterà una sanzione amministrativa che va dai 258 ai 2065 euro. Essa è a carico del proprietario del sito web che è l’unico responsabile dei contenuti e di ciò che è presente nel sito web.
Inoltre, da gennaio 2017, è diventato necessario rendere il sito sicuro inserendo il certificato https, un passaggio obbligato per e-commerce e siti di prenotazione online. Occorre dunque adeguare il proprio sito a queste direttive elaborate dai vari browser. E’ quindi una questione di sicurezza, ma anche una questione di reputazione del proprio sito internet. Un sito con https sarà percepito dal visitatore con maggiore affidabilità rispetto ad un sito senza.
Occorre dunque adottare questi piccoli ma necessari accorgimenti per evitare multe salate e continuare in tranquillità la propria attività commerciale sul web.
Per maggiori informazioni contattaci per rimanere aggiornato sui nostri articoli.
Vedi anche: https://www.rainbowweb.it/blog/i-requisiti-essenziali-per-realizzare-un-sito-web/.